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Aporie-Testata

«Mi si dice che Giacomo Belloni
bene cantava e meglio è che scriveva
un raro creator di paragoni
che peli sulla lingua non aveva,
sempre in difesa delle sue opinioni
che giuste e oneste lui le riteneva
di fede pura vera e umanitaria
prove dimostra, a tesi sua contraria.»
(Romanelli, 1982:85-86) 
 
Bracciante originario di Tolfa (RM), nato nel 1863 e morto nel 1944. Poeta bernescante, appartenente al più minuto ceto bracciantile tolfetano, lasciò un (leggendario) baule di poesie scritte, soprattutto ottave sciolte, a tema, nel più schietto gergo di campagna tolfetano. Verso il 1980, in aperta polemica con il circolo "Battilocchio", divenuto caposaldo del moderatismo paesano, Tagliani e Moggi si raccolsero intorno ai figli di Giacomo Belloni, per formare un nuovo circolo intitolato al vecchio Belloni, ormai scomparso da quasi quarant'anni. Romanelli, che come tanti altri non aveva mai sentito parlare del poeta Belloni, ritiene tuttavia di ricordarlo nel suo libro del 1982, dove troviamo anche due poesie di Belloni: "Il somarello parla" e "La bestemmia".