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Aporie-Testata

 

APORIE è un Archivio e Portale informatico sulla Poesia in Ottava Rima Estemporanea. 

APORIE  costituisce un Laboratorio di ricerca del Dipartimento di Storia, Archeologia, Geografia, Arte e Spettacolo (SAGAS) dell’Università degli studi di Firenze.

APORIE propone a studiosi e appassionati una ricognizione permanente sulle pratiche dell’improvvisazione poetica in ottava rima.

APORIE fornisce informazioni su:

  •  i protagonisti dell’improvvisazione poetica;
  •  i contesti delle esibizioni e delle gare poetiche;
  •  gli archivi nazionali e locali che conservano registrazioni sonore;
  •  la scrittura saggistica e divulgativa relativa;
  • le intonazioni musicali pubblicate dalla ricerca etnomusicologica e attestate da fonti storiche;
  •  cronache dagli scenari della poesia improvvisata.
 
Direttore:
Maurizio Agamennone (Università di Firenze)
 
Webmaster e assistente alla ricerca:
Layla Dari Ph.D. (Università di Firenze)
 
Webmaster e assistente alla ricerca:
Antonella Dicuonzo (Università di Firenze)
 
Webimplementer e assistente alla ricerca:
Giovanni Mori Ph.D. (Università di Firenze)
 
Webdesigner:
Antonio Cornacchia (Milano)


APORIE è stato progettato nell’ambito del Programma di Ricerca di Interesse Nazionale (PRIN) 2011 denominato Processi di trasformazione nelle musiche di tradizione orale dal 1900 ad oggi. Ricerche storiche e indagini sulle pratiche musicali contemporanee, ed è stato avviato con la collaborazione iniziale e la consulenza di Cristina Ghirardini e Giancarlo Palombini, nel corso dell’anno accademico 2013-2014. APORIE privilegia una prospettiva etnomusicologica, che osserva l’improvvisazione poetica in ottava rima come una pratica musicale. In questa direzione, APORIE intende altresì rappresentare l’approccio interdisciplinare necessario a comprendere una pratica di lunga durata, caratterizzata da un continuo intreccio tra oralità e scrittura, e che nel corso dei secoli ha interessato contesti, scenari e ambienti socio-culturali diversissimi.

Dalle piazze dei cantastorie nel Quattrocento e Cinquecento, alle accademie sei-settecentesche, alla devozione popolare, alle transumanze dei pastori, alle gare o esibizioni poetiche di paese, alle cene conviviali, alle questue del Primo Maggio, ai palchi delle feste politiche e dei festival musicali, l’improvvisazione poetica in ottava rima continua a essere una modalità espressiva necessaria a godere del piacere del gioco verbale, a ricordare e discutere, a esprimere idee sul mondo contemporaneo, a rappresentare conflitti severamente formalizzati nell’azione poetica, a rendere omaggio a memorie ed esperienze locali, a consolidare rapporti tra persone e gruppi.